Cover per webcam: è meglio usarla oppure no?
16 Dicembre 2020Per quale motivo c’è chi consiglia di coprire la webcam del proprio laptop o pc quando non si utilizza? C’è davvero qualche rischio per la sicurezza e per la privacy? Scopriamo cosa c’è di vero e cosa è falso in merito a questo argomento.
Indice
A cosa serve una cover per webcam
Utilizzare un computer desktop o un portatile dotato di webcam integrata è la normalità, poiché sono ormai pochi i pc che non ne sono forniti e per cui bisogna ricorrere a una webcam esterna; perciò il rischio che una webcam sia attivata all’insaputa dell’utente è concreto. Questa minaccia si chiama “camfecting” e consiste nell’hackerare la webcam per attivarla anche senza far accendere la spia, riuscendo così a registrare video e a violare la privacy.
Si tratta di un problema che riguarda tutti, soprattutto in questo periodo, per via dell’aumento delle riunioni virtuali, delle videocall con amici e parenti e della maggiore frequenza di utilizzo di servizi come Zoom o Meet.
Poiché agli hacker basta un clic per accedere alla webcam, una delle soluzioni più adottate (lo ha fatto anche Zuckerberg, come si vede in una foto del 2016 pubblicata per festeggiare i 500 milioni di utenti di Instagram) consiste nell’apporre un adesivo o un pezzo di nastro adesivo sopra la webcam, così da essere certi che il video non sia in funzione.
In commercio esistono anche delle cover per webcam, realizzate apposta per questa funzione di protezione, ed è consigliabile sceglierne una che utilizzi una copertura di metallo con una diapositiva magnetica anziché in plastica.
Utilizzarle è semplice, è sufficiente spostare un cursore per coprire l’obiettivo e ed essere certi, così, che la webcam non sia attiva.
Perché usare una cover per la webcam
C’è anche un’altra ragione per cui è utile avere una cover per la webcam del proprio laptop: poiché la videocamera è “accesa” per impostazione predefinita quando si accede a un video meeting, la copertura può dare quella sicurezza in più a chi preferisce ricontrollare che tutto sia a posto prima di comparire sullo schermo.
Inoltre, questa abitudine può preservare da brutte figure, come quelle che stanno avvenendo di frequente nel corso di videoriunioni in streaming e lezioni di didattica a distanza.
Accade spesso di ritrovarsi inquadrati all’improvviso nel bel mezzo di una call, mentre si ha indosso ancora il pigiama, si sta facendo colazione pensando di non essere visti oppure si sta parlando con qualcuno che inaspettatamente entra nella stanza.
Usare una cover per webcam, al posto di scotch o altre soluzioni improvvisate, è preferibile anche perché il nastro adesivo di solito lascia residuo e perde la sua aderenza dopo averlo rimosso più volte. Meglio acquistare un prodotto idoneo, ne esistono anche di specifici in base alla marca del laptop.
La cover per webcam può danneggiare il Mac Book?
I possessori di un Mac Book devono sapere che usare una cover per webcam potrebbe addirittura provocare una crepa sullo schermo, perché, secondo quanto afferma Apple, “la distanza tra il display e la tastiera è progettata per tolleranze molto strette”.
Il punto è che la cover copre anche il sensore di luce ambientale, che è impostato per regolare in autonomia la luminosità del display e della retroilluminazione della tastiera; il sensore del Mac Book gestisce anche l’attivazione del True Tone e della Touch Bar, per impostare l’intensità della luce sullo schermo e la luminosità delle immagini.
In questo caso, il consiglio di Apple è di accedere alle Preferenze di Sistema e da lì controllare quali app hanno accesso automatico alla Fotocamera (alla voce Sicurezza e Privacy). Se il LED accanto alla webcam è acceso con luce verde, vuol dire che è attiva.
Tuttavia, se si preferisce ricorrere comunque a una cover, è essenziale essere certi che lo spessore non sia superiore a 0,1 mm e che non lasci residui di adesivo al momento della rimozione; poiché questo è necessario quando si chiude lo schermo, occorre prevedere di lasciare il più possibile il proprio Mac Book aperto.
In alternativa, esistono anche app come OverSight che segnalano quando la webcam e il microfono sono attivi, una soluzione valida per accorgersi per tempo se qualcosa non va.
Nel caso si voglia intervenire anche sulle fotocamere di smartphone e tablet, la questione si fa più complicata: coprire uno dei sensori vicino alla fotocamera anteriore potrebbe causare altri problemi (anche per l’identificazione dell’utente, ad esempio), perciò non è consigliato ricorrere a soluzioni simili.
Nel caso dei device Apple, su iOS 14 e iPadOS 14 è presente una funzione che avvisa quando un’applicazione utilizza la fotocamera o il microfono, quindi in questo caso è meglio affidarsi a questo tipo di soluzioni.
Nel caso qualche malintenzionato riesca comunque ad accedere alla tua webcam e a sottrarre dei dati oppure a minacciare di utilizzare dei video fake, il consiglio è di non farsi prendere dal panico e di non cedere ai ricatti, ma essere previdenti e fare sempre un backup dei dati.
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