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Gli hard disk con l’elio

14 Settembre 2016
gli hard disk con l'elio

Gli hard disk con l’elio all’interno rappresentano una novità piuttosto recente nel settore dell’informatica, dal momento che sono stati introdotti per la prima volta nel 2013 da parte di HGST, sussidiaria di WD. In un primo momento gli hard disk con l’elio si caratterizzavano per i loro costi molto elevati, anche se con il passare del tempo lo scenario è mutato in meglio, e – complice il successo fatto riscontrare da questa tecnologia – i prezzi si sono progressivamente abbassati. E così HGST ha deciso di aggiornare la propria piattaforma e di ampliare la gamma di opzioni a disposizione, proponendo, oltre all’Ultrastar He6 da 6 TB, anche Ultrastar He8 e Ultrastar He10, rispettivamente da 8 e da 10 TB.

Sulla scena degli hard disk con l’elio (da vedere il video pubblicato su Hddsurgery.com), a questo punto, è arrivata anche Seagate, sia pure con un certo ritardo, che comunque ha sbalordito la concorrenza con un prodotto da 10 TB. Ai margini di questa situazione è rimasta, invece, WD, anche perché la sua fusione con HGST è stata ostacolata per alcuni anni dalla MOFCOM, agenzia di regolamentazione cinese. Le restrizioni imposte, comunque, ultimamente sono svanite, e così WD ha cominciato a utilizzare nei propri prodotti la tecnologia HGST: ecco che sul mercato è stato presentato il WD Gold da 8 TB, considerato un modello di passaggio in direzione dei 10 TB che fa riferimento alla tecnologia ad elio di HGST.

Perché scegliere gli hard disk con l’elio

La tecnologia all’elio presenta dei vantaggi non indifferenti sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista pratico, poiché questo gas ha una densità molto più bassa rispetto a quella dell’aria: insomma, è più utile e più facile riempire un HDD con l’elio invece che con l’aria, considerando che la resistenza minore fa sì che la quantità di turbolenza venga limitata (si riducono, dunque, il movimento e la vibrazione della testina). Per i produttori di hard disk poter contare su un ambiente interno più stabile non è cosa di poco conto, visto che tale caratteristica garantisce la possibilità di adoperare piatti più leggeri e più sottili.

E non è tutto: il peso ridotto e il trascinamento contenuto fanno in modo che il motore debba lavorare di meno per fare girare i piatti. In altri termini, la velocità di rotazione non viene compromessa anche se i consumi migliorano. Mentre gli hard disk tradizionali che contengono aria hanno bisogno di un foro di sfiato necessario per equalizzare la pressione, quelli che contengono elio non richiedono questo tipo di accorgimento e sono sigillati: ciò vuol dire che possono essere installati anche in ambienti polverosi o umidi, senza che siano indispensabili dei trattamenti speciali. Una caratteristica di valore per i data center raffreddati ad aria, che traggono un consistente beneficio dall’aumento di resilienza. In più, va considerato che gli hard disk a base di elio generano una quantità di calore più bassa: riescono a durare più a lungo anche per questa ragione, essendo sottoposti a un’usura limitata.

Gli hard disk con l’elio ultima modifica: 2016-09-14T13:54:56+02:00 da Staff

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