Lo Spam compie 20 anni

Avete mai ricevuto dei messaggi pubblicitari nella posta elettronica che non avevate richiesto? Mail insidiose, link e risultati di ricerche, messaggi indesiderati dai quali bisogna assolutamente diffidare, ecco cos’è lo spam. Questo tipo di messaggi è infatti anche noto dall’inglese come Unsolicited Commercial E-Mail, ovvero e-mail commerciale non richiesta.

Per i più curiosi il termine ha origine da uno sketch comico del 1970 del Monte Python’s Flying Circus ambientato in un locale nel quale ogni pietanza proposta dalla cameriera era un prodotto in scatola fatto a base di Spam. L’insistenza della cameriera nel proporre ai clienti riluttanti questi piatti a base di Spam ha fatto si che il termine venisse utilizzato in ambito informatico per fare riferimento appunto alla posta indesiderata.

Chi manda spam lo fa con l’intento di inviare messaggi indesiderati come proposte commerciali, di vendita o comuque materiale illegale, come virus, trojan, botnet, malware, materiale pornografico e quant’altro.

Anche il lato oscuro di Internet come lo spamming fanno ormai parte della nostra vita digitale e di conseguenza è necessario valutare come difendersi dall’incubo dello spam.

Lo Spam e i suoi 20 anni

Quest’anno lo spam ha festeggiato i suoi 20, proprio così sono trascorsi 20 anni dallo spam coomerciale su internet dal 12 aprile 1994 quando il primo messaggio spam fu inviato ad oltre 6000 gruppi Usenet.

Da quella data oltre ad essere nato il fenomeno, lo spam è cresciuto in maniera esponenziale
dilagando ampiamente su varie piattaforme come sui social network anche se quando si pensa allo spam in genere saltano subito in mente i messaggi indesiderati che riceviamo tramite email.

In occasione dei 20 anni dello spam Cloudmark ha realizzato una speciale infografica che raffigura tutti gli avvenimenti più importanti al mondo che possono essere rappresentativi della comunicazione con dei messaggi legati a tutti i principali episodi di spam.

Questo non ha fatto altro che smentire quelle che erano state le previsioni di Bill Gates quando nel 2004 durante il World Economic Forum si era pronunciato a riguardo sostenendo che nel giro di pochi anni si sarebbe risolto il problema dello spam.

La Kaspersky Labs la società russa specializzata nella realizzazione di prodotti informatici è una società che di recente ha pubblicato dei risultati realtivi ad un’analisi che fa riferimento alla percentuale di email circolate nel mese di febbraio in tutto il mondo delle quali sembra che il 70% di queste siano messaggi di spam. Anche la Sophos altra importante società di riferimento sulla sicurezza informatica ha individuato da un’analisi da dove provengano la maggiro parte dei messaggi di spam.

Gli Stati Uniti sono il pease dal quale viene inviato il maggior numero di spam e la bielorussia invece da dove viene inviato il maggior numero di spam per persona. L’Italia si posiziona invece al quarto posto superando addirittura la Cina.

Non bisogna sottovalutare le conseguenze che potrebbero derivare dallo spamming soprattutto in azienda potrebbe risultare utile attivare dei filtri antispamming in grado di effettuare delle analisi della posta ricevuta che con determinate impostazioni stabilisce un punteggio in base al quale il messaggio sia desiderato o indesiderato. Un consiglio forndamentale resta comuque la prevenzione e insomma bisogna fare in modo che il proprio indirizzo email non finisca in mano agli spammer.